VELE D’EPOCA IMPERIA 2016
Quest'anno gli editori non erano presenti alla manifestazione, come era successo in quelle precedenti, ma io sono andata ugualmente a Porto Maurizio dal 7 all'11 settembre, in occasione di Vele d'epoca. Gli stand gastronomici e di essenze hanno preso il posto di quelli dei libri.
Il tempo era splendido, faceva caldo ed era bellissimo guardare i velieri passare lentamente davanti a noi. Pensavo che mi sarebbe piaciuto molto essere a bordo di uno di essi, ad esempio di Emilia, una barca del 1930 con un bello scafo di legno. Avrei voluto conoscerne la storia, sapere come fosse arrivata fino ai giorni nostri, attraverso le diverse epoche. Sarebbe stato bello guardare da lì sopra la costa, osservare i colori della terra tra Cervo, la Marina degli Aregai a S. Stefano al Mare e Capo Berta, il promontorio ricoperto di capperi e di pini marittimi.
Sarebbe stato altrettanto bello ammirare gli scogli che fendono l'acqua, le sottili lingue di spiaggia piene di sassi, le case che si arrampicano sulla collina attorno al campanile …
Le signore del mare erano un'ottantina in tutto e, dopo un inizio difficile per mancanza di vento, procedevano spedite verso il porto di Oneglia. Quello che un tempo era un borgo marinaro a picco sulle banchine è diventato un centro industriale, rinomato per la pasta e per l'olio. E per questa occasione era stata organizzato uno stand con degustazione del delizioso olio ligure, dal sapore delicato.
Sullo sfondo si stagliano La Foce e il Prino con le case dai colori diversi. Dopo l'antica torre di pietra c'è un lungo tratto di costa scogliosa e lungo il confine tra il mare e la terra corre l'Aurelia, la strada calpestata un tempo dalle legioni romane. Nel tratto in cui un tempo c'era la ferrovia ora c'è una pista ciclabile e, pedalando, si gode di un panorama mozzafiato.
E, dopo aver ammirato il tramonto fra la Rabina e la Galeazza, si può trascorrere la serata partecipando a una manifestazione un tempo famosa, con la folla che si assiepava sul muretto del Sailor's di Borgo Marina. Vele d'epoca l'ha fatta rivivere, dando vivacità a un borgo grazie a una bella festa da raccontare.
In occasioni come questa si vede come le barche d'epoca siano oggetti preziosissimi, i cui proprietari non badano a spese per conservarle al meglio. Fra i personaggi famosi presenti c'erano il velista neozelandese Russell Coutts e Mauro Pelaschier, il timoniere di Azzurra che nel 1983 ha partecipato alla Coppa America.
La parata dei velieri andava dallo scalo di Porto Maurizio a quello di Oneglia ed è stata un esempio di stile. Poi c'è stata la regata, che purtroppo, il terzo giorno, è stata funestata da un incidente alla partenza. Due imbarcazioni, infatti, si sono scontrate e ci sono stati due feriti.
Il premio per l'eleganza dello scafo è andato a Moonbeam IV, un cutter aurico di 29 metri, progettato nel 1914 da William Fife nel suo cantiere scozzese. E, come simbolo di questo paese, a bordo c'era un suonatore di cornamusa in kilt.
Al momento della partenza, tutti gli occupanti, abbigliati con un'elegante maglietta recante sulla schiena il numero 8, gridavano in coro: “Hip Hip Hurrà!”
Gli equipaggi della Marina Militare da parte loro hanno effettuato alcuni dei loro riti, fra i quali il saluto al monumento dei Cap Horniers, simbolo dei tempi intrepidi della navigazione, posto sulla Banchina Medaglie d'Oro. Il saluto consisteva nell'abbassamento di una vela mentre l'equipaggio andava a prua e intonava un inno.
Come dicevo prima, quest'anno non c'erano gli stand degli editori, ma per il resto non c'era che l'imbarazzo della scelta. C'erano diverse mostre fotografiche, alcuni laboratori di arte marinaresca e di pittura en plein air, delle lezioni di nodi, un concorso internazionale di decorazione floreale con il mare come tema… Una parte del nuovo museo navale ai Docks era stata aperta alle visite e vi si effettuava anche l'esposizione delle opere che avevano partecipato ai concorsi suddetti.
Il sabato sera c'era un concerto al monastero delle Clarisse, mentre la domenica ci sono stati i fuochi artificiali lanciati sul mare dalla banchina Medaglie d'Oro.